M/N Penelope A

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M/N PENELOPE A

Foto © Michele Lulurgas, Rafina, 11/08/2010 #10103

Traghetto	Penelope A (1992/2004) ΠΗΝΕΛΟΠΗ A	Costruzione	Arsenal National de la Marine, Brest, Francia, 1972 – N°2
Chiamata Radio	SZNZ	Numero IMO	7205075
GRT	5.590	DWT	1.014
Dimensioni	117,5 x 19,8 x 4	Motori	2 De Bretagne – Pielstick 16PC2V, 11.030 kW
Velocità	19,5 nodi	Passeggeri	1.400
Letti	118	Capacità automobili	256
Garage	450 metri lineari	Navi Gemelle	Agios Georgios Apollon (Demolita nel 2010)
Porto di registro	Pireo	Bandiera	Greca
Nomi/Proprietari Prec.	Horsa – Sealink UK (British Railways) 1972-84 Horsa – Sealink British Ferries 1984-90 Stena Horsa – Sealink Stena Line 1990-92 Penelope A – Agoudimos Lines 1992-99 Express Penelope – Minoan Flying Dolphins / Hellas Ferries 2000-02 Express Penelope – Hellas Flying Dolphins / Hellas Ferries 2002-04
Nuovi Nomi/Propr.
Linea	In disarmo

Seconda di una famiglia di tre gemelle ordinate dalla British Railways ai cantieri francesi Arsenal di Brest, alla consegna, nel 1972, è la nave più grande in servizio sulla Manica. La “Horsa”, denominata così in onore del guerriero Horsa, fratello di Hengist, entrambi al servizio di Vortigern durante l’invasione anglosassone della Gran Bretagna nel V secolo d.C., viene destinata alla linea Folkestone – Boulogne, finalmente dotata, 23 anni dopo Dover, di propri attracchi per i traghetti; ciononostante occasionalmente la nave serve anche altre linee tipiche della Sealink, come il collegamento da Folkestone per Calais e le linee in partenza da Dover, ormai porto principale nei collegamenti sulla Manica, per Dunkerque, Boulogne, Calais ed Ostenda. In questi anni il nome della nave, inizialmente scritto in caratteri poco visibili, viene ridipinto in caratteri più grandi, quindi, nel 1984, alla privatizzazione del ramo britannico della compagnia, passato dalla British Railways alla Seacontainers, la nave viene ridipinta con una nuova livrea bianca, fumaiolo blu sul quale appare un nuovo logo riecheggiante i gradi di comandante ed un nuovo marchio commerciale; un anno dopo al classico “Sealink” si aggiunge anche la scritta “British Ferries”, volta a caratterizzare praticamente la nuova proprietà Seacontainers. Nel 1990 Seacontainers vende la Sealink alla Stena Line, che provvede a rinominare la compagnia “Sealink Stena Line” e la presente nave “Stena Horsa”; la prima stagione però vede la “Stena Horsa” lasciare la Folkestone – Boulogne, divenuta rotta abituale dai tempi della privatizzazione, per servire in estate nel Mare d’Irlanda, sulla Holyhead – Dun Laoghaire, sostituita dalla “St. Anselm”; nel 1991 la “Stena Horsa” torna a Folkestone, per operare in quella che sarà la sua ultima stagione nel Kent. Durante la crociera del 31/12/91, secondo quanto appare nel libro di John May “Greek Ferries”, la nave ospita un passeggero celebre, l’armatore greco Agoudimos, il quale è alla ricerca di una nave più grande della “Kapetan Alexandros” per la linea Rafina – Cicladi: colpito della “Stena Horsa” durante il suo ultimo viaggio a causa della chiusura del servizio a Folkestone, la acquista e la porta in Grecia nel febbraio 1992 col nome di “Penelope A”. La nave viene interessata da un refit molto semplice, consistente nell’estensione a poppa dei ponti A e B (rinominati in Grecia rispettivamente “6” e “5”) che però non altera l’eleganza della linea a poppa; in estate 1992 quindi la nave comincia il servizio da Rafina per Andros, Tinos e Mykonos, collegando nella partenza del giovedì anche Syros, Paros, Naxos, Heraklia, Schinoussa, Koufonissia ed Amorgos, fino alla fine del 1999, quando la Minoan Flying Dolphins acquista la nave e ne cambia il nome in “Express Penelope”. Per la Hellas Ferries, marchio con cui viene messa in servizio, continua la linea servita negli anni precedenti, fino a quando, nell’autunno 2003 Hellas Flying Dolphins decide di svecchiare la flotta e mette in vendita la nave, prontamente riacquistata da Agoudimos che le rende il nome precedente e la reintroduce sulla stessa linea in partenza da Rafina. La mossa di H.F.D. si è rivelata particolarmente azzeccata…per Agoudimos! In effetti la “Penelope A”, una volta tornata in mano all’armatore che l’aveva portata in Grecia, ha riscosso un successo decisamente superiore a qualsiasi aspettativa, imponendosi addirittura, nell’estate 2004, come la nave maggiormente gradita dai viaggiatori in partenza da Rafina; ciò sia per la perfetta organizzazione degli spazi a bordo, sia per la convenienza decisamente maggiore rispetto alle navi che partono da Pireo; inoltre, parlando di gusti, non si può fare a meno di sottolineare la maggior gradevolezza all’occhio della ex “Horsa” che, rispetto a tante compagne di flotta dei tempi Sealink – British Rail, è stata risparmiata dalla “baraccopoli” sui ponti aperti a poppa. Il 5 dicembre 2004 la nave, in partenza da Rafina per il consueto itinerario verso Andros, Tinos e Myconos, viene urtata dalla “Evia Star”, in arrivo da Marmari, ricevendo danni trascurabili, ma tuttavia venendo costretta a rimanere in porto; fortunatamente nessun passeggero riporta ferite. Nel Ferry Test ADAC 2005 la “Penelope A” ottiene un giudizio molto negativo, tuttavia non sono sicuro si riferisca a questa nave quanto piuttosto all’altra “Penelope A” della compagnia. Nell’estate 2006 un altro lieve incidente senza conseguenze per i passeggeri: il 24 luglio la nave urta il molo di Andros proveniente da Tinos e costringendo i circa 700 passeggeri a proseguire il viaggio sulla “Superferry II”. Nell’ottobre dello stesso anno sono state montate nel garage le porte di sicurezza. Il servizio sulla Rafina – Andros – Tinos – Myconos prosegue senza particolari eventi fino al 2013, anno in cui la crisi che ha stretto la propria morsa attorno alla compagnia rende problematico anche lo svolgimento dell’unica linea rimasta. Finalmente la nave entra in servizio per quattro giorni alla settimana a maggio 2013, in concomitanza con la Pasqua greca: dopo circa un mese, però, la nave è fermata nuovamente, per inadempienze nei confronti dell’equipaggio. Si rincorrono le voci sulla possibile demolizione della nave, ma a luglio improvvisamente viene annunciato il rientro della nave in linea, inizialmente per il 15, quindi effettivamente il 23. Si tratta del canto del cigno: il 4 settembre la nave viene ancora una volta arrestata dietro richiesta dell’equipaggio, che ne rimane ospite reclamando i propri stipendi, quando alla fine del mese la nave viene sostanzialmente abbandonata dalla compagnia, rimanendo senza rifornimenti ed elettricità. L’equipaggio successivamente abbandona la nave, che comincia a mostrare sostanzialmente i segni dell’abbandono, spingendo anche l’autorità portiale di Rafina a farla rimuovere. L’ultimo viaggio della “Penelope A” ha inizio il 17 giugno 2014 alle 14.00, quando, rimorchiata dal “Christos XIII”, lascia il porto servito per tanti anni con destinazione Elefsina, dove si trova attualmente, temo in attesa dell’inevitabile.