M/N Ionian King - Kingstown

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M/N IONIAN KING

Foto © Michele Lulurgas, Patrasso, 11/11/06 #4944

Traghetto	Ionian King (2004)	Costruzione	Ishikawajima Harima Heavy Industries (I.H.I.), Tokyo, Giappone, 1991 – N° 3012
Chiamata Radio	? (2004-06/2005) C4CJ2 (06/2005-05/2011) 3FVK8 (06/2011) 5BJK3 (06/2011à)	Numero IMO	9006629
GRT	30.413	DWT	7.689
Dimensioni	192,90 x 29,40 x 6,75	Motori	2 Diesel United-Pielstick 8PC40L570, 17.480 kW
Velocità	21,8 nodi	Passeggeri	2.000
Letti	572	Capacità automobili	452
Garage	1.860 metri lineari	Navi Gemelle	Ferry Azalea Ferry Shirakaba Ionian Queen
Porto di registro	Kingstown (2004-06/2005) Limassol (06/2005-05/2011) Panama (06/2011) Limassol (06/2011à)	Bandiera	St. Vincent & Grenadines (2004-06/2005) Cipro (06/2005-05/2011) Panama (06/2011) Cipro (06/2011à)
Nomi/Proprietari Prec.	Ferry Lavender – Shin Nihonkai Ferry 1991-2004
Nuovi Nomi/Propr.	Ionian King – Huis Ten Bosch 04/2011-10/2011 Charter ad Agoudimos* Lines 04/2011-09/2011* Ocean Rose – Huis Ten Bosch 10/2011-12/2013 Ocean Grand – Huis Ten Bosch 12/2013à
Linea

Seconda della splendida serie di quattro gemelle I.H.I., comincia il servizio Maizuru (Honshu) – Otaru (Hokkaido) nel 1991, affiancando la gemella allora “New Akashia” e la “Ferry Lilac”, attualmente nelle Filippine. Viene acquistata dalla Agoudimos Lines nel Novembre 2004; si tratta della seconda “giapponese” della storia della compagnia (la prima è la “Ionian Sky”, acquistata pochi mesi prima), tuttavia è la prima in assoluto presa in consegna dal Giappone. La più grande nave giapponese mai giunta in Grecia, arriva a Gennaio, comincia i lavori di refit a Perama, dai quali esce in Agosto. Le differenze con “Ionian Queen” si notano subito a partire dai garage: anche sulla originale “Ferry Lavender” è stata ricavata una seconda rampa a poppa lato dritto che conduce al garage superiore; ciò è reso necessario dal fatto che le due gemelle Ishikawajima originariamente avevano i due garage 4,20 metri non comunicanti tra di se. Al garage superiore si accedeva infatti tramite due aperture studiate per l’accesso diretto sia dal lato dritto che dal lato sinistro che, curiosamente, diversamente da quanto fatto sulla gemella non sono state saldate. Diversamente dalla gemella inoltre, sulla nuova rampa di dritta non è stato realizzato l’accesso passeggeri, che pare rimandato alla prima sosta per lavori. Una volta superati i garage, la disposizione degli spazi è basicamente la stessa che sulla gemella portacolori di Endeavor Lines, tuttavia mentre sulla “Ionian Queen” il design degli ambienti è molto moderno, sulla “Ionian King” troviamo invece uno stile molto più classico e lussuoso. Difficile dire quale di queste due navi è la più bella, o la più riuscita: si tratta principalmente di una questione di gusti, prevalendo per alcuni aspetti la “regina” sul “re” e viceversa su altri. I primi mesi del servizio Agoudimos Lines a Bari sembrano un notevole successo, pare principalmente grazie alle tariffe molto convenienti proposte dalla compagnia di Mimis Agoudimos, tanto convenienti da aver messo in crisi Blue Star Ferries. Il vento è poi cambiato in direzione di Attica, pertanto dal 2008 la “Ionian King” è stata affiancata prima dalla compagna “Ionian Sky”, quindi si è trovata a percorrere da sola la linea di Bari, effettuando tre partenze settimanali per Igoumenitsa e Patrasso ed una per Igoumenitsa e Corfu. Continuando le difficoltà economiche della compagnia, la nave nel 2010 ha cominciato ad apparire sulle liste di vendita, e tra gli acquirenti possibili si è largamente parlato di NEL Lines; tuttavia nel maggio 2011 viene annunciata la vendita alla Huis Ten Bosch, una compagnia giapponese proprietaria dell’omonimo parco divertimenti situato presso Nagasaki, la quale programma di inserirla tra Nagasaki e Shanghai, Cina. Tuttavia i programmi vengono rimandati all’anno seguente a causa del terremoto in Giappone e per l’estate 2011 la nave viene noleggiata alla Agoudimos Lines, che la impiega tra Brindisi, Corfu, Igoumenitsa, Cefalonia e Zante. Nel marzo 2011 ha partecipato all’evacuazione dei lavoratori stranieri dalla Libia. Finita l’estate la nave è partita per Sasebo, dove verrà preparata alla Sasebo Heavy Industries per il nuovo servizio Nagasaki – Shanghai. Il nuovo servizio non dura per molto, e nel dicembre 2013 la nave viene rinominata “Ocean Grand” e spostata a Singapore, dove effettua minicrociere come nave casinò.